Da Roma fino al mare

Le proposte di Ostia in Bici XIII

Nella progettazione della rete ciclabile che unisca Roma al mare non può essere ignorata, ma meriterebbe prioritaria attenzione, l’organizzazione della mobilità interna al XIII° Municipio, ricercando e sperimentando nuovi e diversi modi di muoversi, rivolgendo successivamente l’attenzione al pendolarismo da e verso il centro di Roma, verso l’aeroporto ed i comuni limitrofi.

A tale proposito Ostia in Bici XIII ritiene che sia necessario:

  1. Proporre una legge quadro sulla mobilità comprendente regolamenti ed indirizzi in merito all’utilizzo degli argini dei fiumi e dei canali per la mobilità ciclo-pedonale come pure delle fasce di rispetto delle ferrovie rendendo queste aree sempre libere e disponibili al transito ed al controllo.
  2. Nell’insieme di queste proposte si dovrebbe comprendere anche la navigazione fluviale con un adeguato numero di attracchi, comprendente anche regole di navigabilità possibile su quei canali che fanno capo agli enti di bonifica.
  3. Apertura e manutenzione dell’intero argine SINISTRO1 del Tevere dal GRA fino a Tor S. Michele per renderlo fruibile al transito ciclo-pedonale sull’intero tracciato.
  4. Realizzazione di tre nuovi attracchi fluviali sul tratto da Tor S. Michele a Centro Giano e di un ulteriore attracco all’altezza di Tor S. Michele dal lato di Fiumicino per consentire l’attraversamento del fiume in quel punto.

1    Diverse sono le motivazioni per la scelta dell’argine SINISTRO del Tevere per la progettazione del prolungamento della pista ciclabile fino al mare:

  • E’ il naturale prosieguo della pista già esistente, che purtroppo si ferma all’altezza del raccordo anulare;
  • Il prolungamento sull’argine sinistro del Tevere servirebbe una zona molto più densamente antropizzata dell’altra (zone di Vitinia, Centro Giano, Casal Bernocchi, Acilia); non solo sarebbe di facile attuazione (circa Km 3, ma rappresenterebbe la naturale griglia di piste per il raccordo e consentirebbe il raggiungimento delle altrettante fermate della metro RM-Ostia, contribuendo notevolmente allo snellimento della MOBILITA’ LOCALE, evitando la continua congestione del traffico, dovuta al raggiungimento degli insufficienti parcheggi antistanti le fermate della metro;
  • La pista a destra "da fare ex-novo"  non offre nessun servizio alla collettività, in quanto da quel lato al momento ci sono solo uffici e non nuclei abitativi;
  • Il prosieguo della pista nel lato sinistro potrebbe rappresentare un percorso che unisce il centro città con la periferia, unico nel suo genere per i concetti di mobilità, per la bellezza geografica e per i siti storico/culturali che s’incontrano durante il percorso, per i vantaggi anche in termini turistici: sarebbe un sogno percorrere una pista ciclabile da Castel Giubileo ad Ostia Antica e poi al mare e, viceversa.
Associazione  OSTIA IN BICI XIII
Via dei Brigantini, 7  00122 Ostia – Roma
Reg. presso uff. Roma 7 dal 16.10.2003  al  n° 7585
C.F. 97315400586;  Partita IVA 08417001008; C/C Postale 62808332

COMUNICATO STAMPA – In bici per la bici

IN BICI PER LA BICI


Domenica prossima,  23 aprile 2006, si svolgerà a Roma il 1° Cicloraduno In Bici a Roma, una pedalata non competitiva per le strade del centro della Capitale.

Numerosi gruppi di ciclisti partiranno dai diversi Municipi (I, V, VI, IX, X, XI, XII, XIII, XV, …) che, contattati dalle Associazioni coinvolte,  hanno aderito numerosi all’iniziativa, per confluire alle Terme di Caracalla, da dove partirà la pedalata:

Colosseo / Fori Imperiali / piazza Venezia / teatro Marcello / Via Petroselli /  Circo Massimo.

OSTIA IN BICI XIII dà appuntamento a soci, amici e simpatizzanti del XIII Municipio alla stazione Lido Centro alle ore 9.30, oppure alla stazione di Porta S. Paolo (Piramide) alle ore 10.30, per raggiungere alle Terme di Caracalla gli altri ciclisti e pedalare insieme per le strade di Roma (si raccomanda la puntualità). Il ritorno è previsto per le ore 14.00.
Si ricorda che nei giorni festivi é possibile il trasporto della bici sulla metro B ed il trenino Roma-Ostia.

INTERVENITE NUMEROSI per una pedalata in compagnia!!!

Cronaca della gita da Roma al borghetto dei Pescatori di Ostia con cena finale –

sab 8 aprile 2006

Cronaca di: M&B: Cena al Borghetto dei Pescatori con ritorno in metro

Metro&Bici: a sostegno e per la promozione dell’intermodalità

Da Roma al mare – in collaborazione con  

The day after…Non è stata la solita escursione, ma un evento particolare che, pur avendo comportato qualche (parecchie) difficoltà a livello organizzativo, ci ha ripagato tutti con la sua ottima riuscita.
Inserita nell’ambito del gemellaggio con Ruotalibera Fiab, la cena presso il Centro Polivalente del Borghetto dei Pescatori rappresentava il completamento di una bellissima passeggiata lungo il Tevere e sul lungomare da Fiumicino ad Ostia, ed un alibi per finalizzare l’iniziativa di promozione dell’intermodalità tra bici e metro/treno (più o meno un premio da conquistare arrivando alla meta), idea subito nata quando fu attivato in via sperimentale il servizio feriale, qualche mese fa, in una chiacchierata tra me e Marco G. di Ruotalibera, e subito accolta con entusiasmo dalle due associazioni.

Il gruppo di Ostia in Bici XIII, partito dal Pontile di Ostia, come previsto, nel pomeriggio di una bellissimo sabato primaverile, si è goduto una gradevole passeggiata dal lungomare lidense (insistendo, caparbi, nel rivendicare a suon di campanelli e fischietti il diritto a percorrere la “pista ciclabile” verso il porto, chiedendo strada ai pedoni che come al solito, inevitabilmente, la invadevano) a quello di Fiumicino, dove, almeno, la pista ciclabile ha una sede distinta da quella destinata ai pedoni, ed una larghezza maggiore.

Arrivati a Fiumicino in perfetto orario, abbiamo incontrato i primi amici arrivati da Roma, quindi una rappresentanza è andata incontro lungo la Portuense, fino all’oasi di Porto, al folto gruppo proveniente da Roma, alcuni dal Ponte Romano, altri da Ponte Sublicio, altri, partiti alle 14.30, da Ponte Milvio.

Il loro ritardo, infatti, dovuto alle inevitabili attese per il ricompattamento e qualche difficoltà di percorso (la vegetazione particolarmente rigogliosa degli argini del Tevere aveva richiesto energici interventi per rendere possibile il transito) era pienamente giustificato.
Seppure in ritardo, quindi, siamo partiti, oltre quaranta biciclette (!), dalla piazza del vecchio Comune di Fiumicino e, attraversando il Canale, ci siamo diretti verso Ostia attraverso l’Isola Sacra, godendoci lo spettacolo di un meraviglioso tramonto sul mare e la particolare atmosfera delle due foci del Tevere.
Il problema è che, di solito, dopo il tramonto, non ci si vede più, quindi le andature sono state accelerate, ove possibile, per superare almeno quel tratto di strada sprovvisto di illuminazione pubblica.

Nessun problema, se si escludono due forature e un tamponamento ciclistico nel quale ha avuto la peggio il pur consistente Marco G. : l’arrivo al Borghetto dei Pescatori, dove ci aspettavano tavole imbandite e la cena agognata, è stato ancora più gradito.
Nonostante i timori degli organizzatori sul numero dei partecipanti (si temevano sia un esubero che troppe rinunce dell’ultima ora), quando tutti si sono seduti, magicamente il numero (quaranta) era precisamente quello preventivato, e per il quale erano state approntate le vettovaglie, con una fisiologica maggiorazione del dieci per cento, per soddisfare gli appetiti esponenzialmente aumentati dopo la pedalata.

Cena gradevolissima e ristoratrice, fiori sui tavoli, ottima atmosfera (bravo Ale), brevi arringhe di esponenti dei due gruppi, tarallucci e … vino. Tutti contenti e, poi, tutti a casa.

Attimi di suspence quando il gruppo che doveva tornare a Roma con il trenino dalla vicina stazione di Castefusano ha chiamato dicendo che alla biglietteria non volevano farli salire con le biciclette sui vagoni, perché “era sabato ed il servizio di trasporto bici era previsto solo la domenica”!!!
L’equivoco, dovuto evidentemente a scarsa informazione degli addetti, è stato per fortuna chiarito, ma è spiacevole incappare nella solita disinformazione degli operatori su questo servizio.

Bilancio: grazie a tutti, a chi ha collaborato alla preparazione ed alla ottima riuscita della cena (Pat, Francesco, Paolo), a chi, durante la passeggiata, ha affiancato e rincuorato chi era nella retroguardia con dissertazioni sulla ciclistica filosofia della lentezza (grazie Marco C.), a chi, paziente,  ha di fatto atteso la riparazione per la solita foratura e affiancato i ritardatari (grazie Angelo), e a tutti per la partecipazione.

Beatrice

PRODI scrive alla FIAB: ”Il trasporto ciclistico ? una priorit?”

comunicato stampa

Il candidato Premier Romano Prodi apprezza e condivide il documento "Per una politica a sostegno della mobilità ciclistica" elaborato dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta, presentato pubblicamente a Roma lo scorso 8 febbraio presso la Camera dei Deputati e inviato a tutti i partiti con la richiesta di sottoscrizione.Dopo le risposte positive di Movimento Repubblicani Europei (Adriano Musi), la Margherita (Francesco Rutelli), il Südtiroler Volkspartei, il Partito dei Comunisti Italiani (Armando Cossutta) e l’Italia dei Valori (Antonio Borghesi), tutte pubblicate sul sito www.fiab-onlus.it, è ora pervenuta l’adesione formale di Romano Prodi.

Nella sua lettera indirizzata al Presidente della Fiab Luigi Riccardi, il Professore dichiara:  "E’ a tutti noto quanto personalmente io sia stato in passato e continui ad essere tuttora, vicino al mondo della bicicletta; non posso dunque che guardare con favore alla crescita della diffusione di questo mezzo non solo nel tempo libero ma anche nella vita quotidiana, come vero e proprio mezzo di locomozione". " Sono assolutamente certo – prosegue Romano Prodi – che questo incremento nell’uso e nella pratica darebbe un significativo contributo al decongestionamento dei centri urbani, all’abbattimento dell’inquinamento atmosferico come di quello acustico, con inequivocabili giovamenti per la qualità della vita".

Cosa chiede la Fiab al nuovo Governo per tutelare e diffondere la mobilità ciclistica in Italia? Le sintetizza il presidente della Fiab Luigi Riccardi: "Chiediamo un Piano Generale della Mobilità Ciclistica (PGMC), un Servizio nazionale per la mobilità ciclistica e, magari, un Sottosegretario con delega alla materia,  norme del Codice della Strada più idonee alla circolazione e alla sicurezza del trasporto ciclistico e adeguate risorse economiche per dotare anche il nostro Paese di una rete ciclabile nazionale".


Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus
(Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
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