Sulle tracce del Belli – Il commento conclusivo di Gianfranco Ferrari

17 settembre 2007

Sulle tracce del Belli – Il commento di Gianfranco

    Domenica si è conclusa l’iniziativa "sulle tracce del Belli" che ha visto il lavoro di tanti di noi. E questo è il primo motivo di soddisfazione: un progetto complesso dal punto di vista organizzativo e culturale ha coinvolto tutta l’associazione e tutti hanno dato il loro prezioso contributo giungendo ad un risultato che non si può che definire buono visto che, oltre a tutto, la partecipazione è andata aumentando nonostante che si andasse verso la fine dell’iniziativa.

    Ora due parole sullo scopo dell’iniziativa che ha visto il felice connubio della bicicletta, della città di Roma (che ci ha lasciato nella memoria delle splendide immagini delle sue strade, dei suoi monumenti, del suo unico tessuto urbano) ed infine della grande opera di Giuseppe Gioacchino Belli.

    Quest’opera è, come abbiamo detto all’inizio, una di quelle cose che rendono unica ed irripetibile la vita di un uomo. Il grande mosaico che Belli ci ha lasciato, abbiamo cercato di utilizzarlo per un viaggio attraverso una parte importante delle nostre radici, per leggere i luoghi di Roma, per capire la loro evoluzione, per tentare di vivere le emozioni e le sensazioni delle persone che vivevano, soffrivano e gioivano in questa città negli anni di Belli.

    Se insieme avremo riso, riflettuto e visto con altri occhi la città e  i suoi abitanti, se saremo stati toccati dalla leggerezza, dall’ironia e dall’attualità di Belli, allora questo dovrà per tutti noi essere un ulteriore motivo di grande soddisfazione ed una spinta a continuare, seppure con altri strumenti, questo percorso.

    Per finire, credo sia doveroso un sentito ringraziamento a tutto il personale MET.RO. che tanto ha contribuito con il suo lavoro al successo organizzativo di questa iniziativa.

Gianfranco Ferrari