Dal Ministero dell’Ambiente arrivano i nuovi ecoincentivi per le due ruote
Fondi per 15 milioni di euro e sconti fino al 30% per chi sceglie di rottamare il vecchio ciclomotore
Partono da oggi i nuovi ecoincentivi del Ministero dell’Ambiente per le due ruote. Si tratta di 15 milioni di euro complessivi, di cui 1,5 milioni dedicati ai motori elettrici, con l’obiettivo di raggiungere la vendita di 2.150 ciclomotori di questo tipo e con sconti fino al 30% del listino per l’acquisto di nuovi ciclomotori di ultima generazione o biciclette elettriche. La campagna lanciata dal Ministero nell’ambito delle politiche di miglioramento della qualità dell’aria, è frutto di un accordo con Confindustria Ancma (associazione nazionale ciclo motociclo accessori), nato con l’obiettivo di svecchiare il moto auto nazionale, eliminando gradualmente dalla circolazione i ciclomotori più datati e inquinanti sostituendoli con mezzi a basso o nullo impatto ambientale. Il provvedimento permetterà a tutti i cittadini che sceglieranno di rottamare il vecchio ciclomotore, euro zero o costruito fino a tutto il 2001, di ottenere contributi significativi: la copertura totale delle spese di demolizione anche senza contestuale acquisto del motorino; il 30% del listino fino a un massimo di 250 euro per l’acquisto di una bicicletta; il 30% del listino fino a un massimo di 1000 euro per un motociclo o quadriciclo a trazione elettrica; il 30% del listino fino a un massimo di 700 euro per un ciclomotore elettrico o una bicicletta a pedalata assistita; il 15% del listino fino a un massimo di 300 euro per un motorino Euro 2 a 4 tempi o comunque a basso consumo (2,3 lt per 100 km); l’8% del listino fino a 150 euro per un ciclomotore Euro 2 a 2 tempi.
Le novità dell’accordo, ha spiegato Pecoraro Scanio in conclusione, costituiscono “il 100% del contributo per la demolizione del ciclomotore, per chi decide di andare con i mezzi pubblici”, con l’obiettivo di “far circolare meno e meglio” e di sostenere “l’incentivo all’elettrico”.
Rispetto a questi motorini, spiegano dal ministero, l’ultima generazione di ciclomotori abbatte le emissioni di CO2 del 90%. “Nell’accordo – aggiunge il ministro – abbiamo previsto anche 200 milioni per il monitoraggio dei risultati". Sulla stessa linea il presidente di Ancma, Guidalberto Guidi. Questo accordo “è uno degli esempi con il quale si può dimostrare che industria e ambiente possono andare d’accordo”, spiega Guidalberto, che aggiunge “non so dire di quanto si ridurranno le emissioni di Co2 nelle nostre città, ma senza dubbio sarà molto”. L’Ancma, infatti, stima che al traino degli ecoincentivi le vendite del settore saliranno del 20% nell’anno e si otterrà un significativo vantaggio ambientale soprattutto dalle sostituzioni con i veicoli elettrici i quali permettono una riduzione media dell’inquinamento del 90% rispetto al vecchio euro 0.
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