Cronaca della gita del 4 marzo 2007 – Parco della Caffarella e degli Acquedotti

Cronaca della gita del 4 marzo 2007

Il Parco della Caffarella ed il Parco degli Acquedotti

Indossati gli occhiali da sole, obbligatori in una splendida giornata di Marzo, unica per fare un tuffo in un percorso che segna circa 2000 anni di storia.

Usciti dalla stazione P.S.Paolo percorso il viale dell’Aventino fino alla sede della FAO per girare sulla via delle Terme di Caracalla, che segna l’inizio del nostro percorso storico, fino a Piazza Numa Pompilio.

Imboccata la via Appia Antica, costruita inizialmente fino a Capua (312 a.C.) e prolungata fino a Brindisi nel 190 a.C. ancora oggi una delle strade dell’antichità meglio conservate al mondo.

Oltrepassato l’incrocio con l’Ardeatina ci addentriamo nel parco percorrendo via della Caffarella già affollata di gente che intende godere della bella giornata.

 

Arrivati nel parco, suggestivo paesaggio agricolo che comprende numerosi resti ninfei, sepolcri e un tempio d’epoca romana del Dio Redicolo, che superiamo tramite un ponticello di ferro, ci portiamo sull’Appia Pignatelli per arrivare all’Appia Antica.
Paesaggio unico dove sembra che da un momento all’altro debba passare una biga con qualche console romano a tutta velocità, certo il basolato richiede una certa attenzione e ciò ci distrae dell’osservare gli innumerevoli resti che si affacciano sulla strada.

Attraversato l’Appia Nuova all’altezza delle Capannelle e percorso un breve tratto di strada asfaltata ci immergiamo nel Parco degli Acquedotti.
Tramite una strada sterrata e dopo un dosso ci troviamo nella campagna fiancheggiando l’Acquedotto Claudio iniziato da Caligola nel 38 a.C. e completato dall’imperatore Claudio nel 52 d.C. era lungo circa 69 Km.

Usciti dal Parco attraversato il Quadraro e attraversato nuovamente l’Appia Nuova facciamo una breve sosta alle fonte dell’acqua Egeria, fatto il rifornimento riprendiamo il Parco della Caffarella per rientrare ancora esterrefatti delle cose viste.
Se i Romani andavano con le bighe e, la storia ci insegna che erano dei gran viaggiatori, vi posso assicurare che fare le stesse strade con le biciclette dà altrettanto piacere e divertimento.

L’Accompagnatore
Paolo
Se qualcuno vuole vedere l’esatto percorso, registrato da un GPS, ed ha Google Earth installato, può farlo scaricando questo file e caricandolo dall’applicazione suddetta.
Altre foto della passeggiata disponibili qui