A proposito di intermodalit

Ferrovia Roma – Lido e Mobilità ciclabile
di Alemanno Barsocchi

   
A parole tutti coloro che si occupano di mobilità reputano necessario incentivare e promuovere un diverso modo di muoversi, in particolare la mobilità ciclabile.
Se però guardiamo ai fatti, per quanto concerne il nostro Municipio in particolare, le cose fatte sono veramente quasi zero.

    Ma veniamo al tema specifico, la ferrovia Roma – Lido: in un Territorio su cui è stata progettata e realizzata una ferrovia esclusiva, la “Roma–Lido“, con il preciso scopo di servire il mare di Roma, area con una evidente vocazione al turismo balneare, ambientale, storico-culturale, sportivo e del tempo libero, lo stesso non gode dei vantaggi propri della rete metropolitana e neppure di quelli della rete FS regionale, dove fra l’altro sussistono evidenti vantaggi per l’intermodalità ed il trasporto delle biciclette.

    Chiunque osserva le caratteristiche di questo territorio si rende subito conto delle opportunità e delle enormi potenzialità che esso offre per la diffusione della mobilità ciclabile.
    Totalmente pianeggiante, solcato dal fiume e dai molti canali della bonifica, i cui argini delineano già la rete ciclabile ideale, un immenso patrimonio ambientale e archeologico in un Municipio nel quale esistono tutte le condizioni perché si possa favorire il diffondersi della cultura e dell’uso della bicicletta, del cicloturismo, del ciclismo sportivo e per il tempo libero. L’uso quotidiano della bici per tutti sarebbe facile su questo territorio, solo se si agisse nella direzione a parole da tutti auspicata ma nei fatti sempre disattesa.

    Gli auspicati traguardi di riduzione dell’inquinamento, di contenimento del traffico veicolare da Roma al Mare e dal Litorale verso il centro, di benessere fisico ad uso preventivo, di educazione per i giovani, di promozione culturale ecc. sarebbero più facili da raggiungere se ci si decidesse a passare dalle parole ai fatti.
I numerosi progetti e i consistenti finanziamenti per la linea ferroviaria Roma–Lido di cui tanto si parla in questi giorni ci offrono oggi la possibilità per un vero cambio di mentalità ed un autentico progetto per il futuro.
Un futuro che tutti auspichiamo con meno auto sul Litorale e nel centro di Roma.
Un futuro orientato alla crescita turistica del XIII Municipio fatta non solo di spiagge ma anche di ambiente, cultura, archeologia, sport e tempo libero.

    Secondo Ostia in Bici XIII ma anche delle molte associazioni ciclistiche Romane la ristrutturazione/riqualificazione dei molti treni, che dovranno essere immessi sulla Roma-Lido dovrà prevedere che gli stessi all’uscita delle officine MET.RO siano predisposti con tutte quelle infrastrutture all’avanguardia ed idonee al trasporto delle Biciclette, delle carrozzine sia per i disabili che per i bambini.
L’utilizzo di dette infrastrutture sarà certamente vincolato alla disponibilità ed alle opportune ed approfondite considerazioni sul traffico passeggeri.

Già oggi siamo in grado di sapere che da Ostia a Porta S. Paolo nelle ore di punta non sarà possibile trasportare Bici eppure con l’aumento delle frequenze dalle 10,00 in poi almeno fino alle 15,00 non sarebbe difficile caricare le bici come pure dalle 20,00 di sera.
In ogni caso la considerazione da fare oggi è di tipo diverso, e cioè : Il traffico di punta essendo sempre unidirezionale e poiché i treni operano nelle due direzioni, logica produttiva vorrebbe che l’azienda e gli amministratori pubblici favorissero il più possibile anche altro tipo di utenti, sia per colmare vuoti di traffico ma soprattutto per favorire la crescita del Territorio attraversato.

In considerazione di quanto sopra enunciato è facile intuire che con le idonee infrastrutture e la giusta promozione questa ferrovia potrebbe soddisfare meglio le esigenze dei pendolari e contemporaneamente diventare il motore dello sviluppo del litorale per quanto concerne tutte quelle attività legate al mare, al tempo libero, alla cultura, allo sport.

    Si avrebbero quindi dei treni correttamente occupati, con frequenze adeguate per i pendolari al mattino dal litorale a Porta S. Paolo e dei treni occupati nella direzione contraria con pochi pendolari ma con turisti e concittadini anche con bici che da Porta S. Paolo si dirigono verso il Litorale per godere le immense bellezze archeologiche, ambientali, delle spiagge e del mare.
Nel pomeriggio inizierebbe il movimento inverso.

    Questo piccolo esempio è stato fatto solo per far comprendere come il trasporto delle bici sulla Roma-Lido così come attualmente previsto rappresenta un handicap allo sviluppo della mobilità alternativa.
Sarebbe un grave errore non cogliere l’occasione di realizzare insieme ai nuovi treni anche infrastrutture adatte al trasporto delle Biciclette.

Roma Lì, 09/02/07

Il Presidente dell’Associazione “Ostia in Bici XIII”