Cronaca della gita Capranica – Sutri – Blera – Civitella Cesi – 12 novembre 2006

Cronaca dell’escursione del 12 novembre 2006

Capranica-Sutri-Blera-Civitella Cesi-Parco Marturanum

Dissipata la speranza che potesse smettere di piovere in breve tempo senza alcun indugio siamo partiti in 9  ciclisti, al seguito di Franco, nostra guida abituale per le uscite in questa zona.
Sorprendente rilevare che nessuno ha messo in dubbio che si potesse  andare nonostante le condizioni del tempo.

Lasciata la strada asfaltata di cui ne abbiamo percorso solo pochi metri, siamo entrati nella strada dove era alloggiata la vecchia ferrovia che da Capranica congiungeva Civitavecchia, il sopraggiungere della prima galleria è stato visto come un attimo di tregua per la pioggia, peccato era un pò  breve, neanche il tempo di detergere gli occhiali che a testa bassa abbiamo ripreso il cammino.
Sempre dietro Franco ed ormai quasi mimetici per gli schizzi di fango, siamo arrivati a Blera dove ci aspettava, già in sella alla bici, Raffaella e, come per incanto ha smesso di piovere.

Effettuata una visita rapida di Blera ci siamo diretti verso Civitella Cesi percorrendo un tratto di strada asfaltata ove i più temerari hanno potuto lanciarsi a velocità sfrenate proprio per festeggiare il cessare della pioggia ed uno spiraglio di sole.

Usciti da Civitella siamo entrati nel parco Marturanum ove boschi, animali bradi e, spazi infiniti ci hanno accompagnato per tutto l’attraversamento. Certo alcuni tratti, necessari per arrivare in cima alla collina, hanno messo a dura prova anche i temerari di cui sopra, altri hanno approfittato per fare a piedi qualche pezzetto di salita e godere degli odori del bosco e del panorama, senza essere distratti dalla guida della bici.

Uno splendido fontanile, tipicamente maremmano, collocato in un angolo che sembrava più Svizzera che Lazio ci ha rifocillato e permesso di divorare un panino da tempo desiderato (ho capito che la salita in bicicletta è il miglior aperitivo in assoluto……….), abbiamo anche condiviso il fontanile con alcune vacche che desideravano abbeverarsi.

Ritrovato il vecchio percorso della ferrovia abbiamo decisamente puntato la ruota davanti verso Capranica che sembrava non arrivare mai anche
perché iniziava a scendere la nebbia e rendere la giornata più da camino che da bici. Al parcheggio della stazione di Capranica ci siamo ritrovati tutti e dopo aver lavorato per lasciare qualche chilo di fanga che ognuno di noi portava addosso, stanchi ma soddisfatti in coro ci siamo ripromessi di rifare questo splendido percorso in primavera.

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(P. Bonucci)