Cronaca di una passeggiata in pineta – 14 maggio 2006

Cronaca di una passeggiata In pineta e al mare in bicicletta

Alla scoperta della Pineta di Castelfusano
Noi nella splendida cornice della pineta di Castelporziano, vicino alla villa di PlinioSe è vero che i sentieri nella Pineta di Castelfusano non sono mai stati percorsi con tanta calma, almeno da alcuni di noi, è anche vero che non tutti i giorni si vede snodare per quelle stradine e viottoli sterrati, tra la vegetazione tipicamente mediterranea, un serpentone di oltre cinquanta biciclette.
Non solo mtb, ma anche city bikes, alcune senza cambio, ciclisti allenati in abbigliamento tecnico ed altri quasi neofiti delle due ruote, il più giovane di otto anni (agilissimo con la sua mtb; bravo, Giacomo) e un decano con i capelli bianchi.
Insieme agli amici di Ruotalibera Fiab, in una composizione estremamente variegata di persone accomunate dal piacere di pedalare insieme, ognuno con la sua individualità ed esperienza, da condividere con gli altri………(continua)
Nessun problema sul trenino Roma-Ostia, nonostante il numero, ma prudentemente chi veniva da Roma si era suddiviso in tre corse diverse; all’appuntamento fissato, alla stazione Lido Centro, il numero dei partecipanti, già abbastanza alto, è ancora lievitato per diverse adesioni dell’ultima ora.
 
Dopo il breve percorso cittadino, ci siamo addentrati nella Pineta.
 
Il tempo, prima minaccioso, è stato clemente, ed anche chi era alla prima uscita ha potuto godere dei 25 km percorsi: l’itinerario, scelto evitando strade troppo sabbiose, e preferendo sentieri sterrati ma ben percorribili, per lo più in piano, per non scoraggiare i meno esperti, ma con qualche divertente tratto ricco di saliscendi o tra una più fitta vegetazione, è stato gustato appieno da tutti.
 
Molti a meravigliarsi della inaspettata bellezza, e pulizia, della pineta, tra i pini secolari, i lecci, il fitto sottobosco, gli arbusti della macchia mediterranea ricchi di verdissime gemme primaverili e dei primi fiori, i profumi sempre diversi e intensi, che tutti hanno notato.
 
La sosta per il pranzo, come previsto, presso i ruderi della cosiddetta Villa di Plinio, è stata anche un’occasione di scambio di idee su nuovi itinerari, attrezzature, problemi di ciclabilità, alla piacevole ombra dei lecci e dei pini, seduti sull’erba.
 
Quindi, al mare, alla spiaggia libera ed attrezzata in corrispondenza del Campeggio di Castefusano (c’era persino un tentativo di rastrelliere, inutilizzabile perché in salita), per caffè, sole e, per alcuni,  bagno.
Dopo un po’ di relax, il gruppo, con qualche defezione di chi stava troppo bene al mare per venire via, si è diretto alla vicina stazione di Cristoforo Colombo, dove i più hanno ripreso il trenino per Roma.
Un ultimo gruppetto si è invece salutato alla stazione di Stella Polare, dopo un apprezzato enorme cono gelato.
 
Un’ultima considerazione: tre persone, con bici in prestito, hanno deciso di comperarne una.
 
Attenzione: andare in bici è contagioso!
OinB