Intermodalit?, questa sconosciuta

COMUNICATO STAMPA

Roma, 24 aprile 2006

INTERMODALITA’, QUESTA SCONOSCIUTA

Roma, domenica 23 aprile: 1° cicloraduno, manifestazione Plein Air a Tor di Valle, molti si sono mossi in bicicletta, invogliati anche dalla bellissima giornata di sole primaverile.
Anche il gruppo organizzato da Ostia in Bici è partito dal XIII Municipio per prendere parte al cicloraduno romano….I ciclisti, confluiti alle Terme di Caracalla, luogo dell’appuntamento, da tutti i municipi della capitale, hanno percorso insieme le strade del centro storico, costeggiando anche un corteo storico di centurioni e vestali, spesso accompagnati dagli applausi e dalle manifestazioni di simpatia dei numerosissimi romani e turisti italiani e stranieri (“very good!!!”) ai lati della strada.
Al termine della manifestazione, percorso un tratto di pista ciclabile, il gruppo ostiense ha raggiunto la stazione di Magliana sulla Roma-Lido alle ore 13.00 circa, per tornare ad Ostia con il servizio treno+bici.

Purtroppo, nessun ciclista (oltre a noi ne erano presenti altri) è potuto salire sul treno transitato alle 13.05, perché nella prima vettura erano presenti già alcune bici, il guidatore del convoglio non ci ha consentito l’accesso, con la rassicurazione di un successivo treno “dopo dieci minuti”.
Non solo l’informazione si è rivelata infondata (…), ma anche l’utilizzazione del successivo treno, transitato alle 13.35, non è stata facile.
Il guidatore infatti anche questa volta voleva impedire l’accesso delle biciclette alla vettura (ovviamente solo la prima…), e quando, esasperati, alcuni sono ugualmente entrati nel vagone, si sono sentiti apostrofare con un “va bbè, ammazzateve…” (espressione che denota notevole professionalità e gentilezza).

Non tutti comunque sono riusciti ad entrare (nel primo vagone), ed il treno è ripartito lasciandoli a terra.
La responsabile della stazione di Magliana, consultata per chiedere ragione di un’attesa di un’ora per un viaggio di 30 minuti, subito sulle difensive, oltre ad una ramanzina per le nostre “assurde pretese” (il regolamento riportato sul sito MetroRoma NON parla di un numero massimo di biciclette nel vagone), ha assunto immediatamente un atteggiamento inspiegabilmente sfavorevole, tanto che sembrava fosse contenta che fossimo rimasti a terra. Questo a pochi giorni di distanza di un analogo episodio, con analoghi comportamenti, che aveva visto protagonista Trenitalia, ed il solito ciclista rimasto a terra…

Ci si chiede il motivo di questa posizione avversa del personale di treni e metro, che, almeno in questo caso che ci ha visti protagonisti, riteniamo sarebbe potuto intervenire, per esempio, o consentendo di salire con le bici anche sugli altri vagoni, o riservando ai soli ciclisti una vettura, per far fronte all’imprevisto notevole aumento di richiesta del servizio (che richiede il pagamento di 1€ per la bici + 1€ per il ciclista) e in considerazione del notevole (ed inaccettabile) intervallo di tempo tra una corsa e l’altra (30 minuti) sull’unica linea che unisce Roma ad Ostia nelle ore centrali dei giorni festivi!

Un aspetto positivo: numerose persone presenti alla stazione e sul treno hanno aderito alla raccolta di firme che Ostia in Bici XIII sta promuovendo per il miglioramento del “servizio” treno+bici….

OinB